l test di RILASCIO DI CITOCHINE da parte di cellule immunocompetenti permette di verificare se la sostanza in oggetto induce il rilascio di citochine coinvolte nello sviluppo della reazione allergica.
E’ adatto per cosmetici finiti, dispositivi medici, biocidi, fragranze, materie prime e principi attivi. Molto utile come test di immunogenicità, comparativo e di complemento ai test precedenti, effettuato su cellule dendritiche, con la misurazione di IL-1 beta, TNF alfa e IL-12 (solo quest’ultima è una tipica citochina, che protegge dall’allergia, mentre le prime due possono considerarsi espressione di una generica attività pro-infiammatoria).
Una variante di questo test è il saggio di polarizzazione (allergica/non allergica) delle cellule mononucleate totali del sangue periferico, che consente di discernere se la sostanza in questione stimoli l’attivazione dei linfociti T in senso Th1 o Th2, cioè stimolando una risposta di tipo allergico o un’attivazione di tipo non sensibilizzante, analogamente, in quest’ultimo caso, a quanto si verifica con un vaccino.
Per saperne di più
Quando una cellula presentante l’antigene inizia le sue “risposte” alla sostanza con cui è entrata in contatto, per modulare la risposta immunitaria successiva a tale incontro (e coinvolgente i linfociti T) utilizza una serie di meccanismi biologici, tra i quali la produzione di proteine che vengono rilasciate nell’immediata vicinanza del “luogo d’incontro” . Tali proteine sono dette interleuchine, e possono determinare nei linfociti (che realizzano la risposta immunitaria specifica per quella sostanza) la generazione di una risposta “innocua” o invece porre le basi per una reazione allergica. Per questa ragione la misurazione di determinate interleuchine viene considerata una notevole risorsa ai fini di acquisire informazioni sulle potenzialità sensibilizzanti di una sostanza chimica.