Questi test misurano l’espressione di marcatori cellulari associati con l’induzione di sensibilizzazione allergica da parte della sostanza saggiata.
Vengono eseguiti su linee monocitoidi stabili, ad es. THP-1 (test di sensibilizzazione “di base”) ovvero su cellule dendritiche primarie derivate da sangue periferico di donatore sano (test di sensibilizzazione “avanzata”). Valutano l’incremento di espressione di alcuni marcatori di membrana coinvolti nell’attivazione della risposta allergica, a seguito del contatto con la sostanza da testare e, per confronto, con sostanze sensibilizzanti note (controllo positivo).
Sono adatti per cosmetici finiti, dispositivi medici, biocidi, fragranze, materie prime e principi attivi. Possono essere molto utili anche come test comparativi e di screening. Si possono eseguire anche con dispositivi e prodotti solidi insolubili, previa eluizione in sudore artificiale. Dal settembre 2003 al giugno 2007 sono stati effettuati da Alltox oltre 500 test di questo tipo.
Il test di sensibilizzazione avanzata effettuato su cellule dendritiche rappresenta il modello cellulare più sofisticato per questo scopo, il cui unico limite riconosciuto è la scarsa applicabilità su larga scale per screening sistematici. Per quanto riguarda invece la possibilità di ricapitolare in vitro i passaggi della generazione della allergia, vi è unanime consenso nel ritenere che questo tipo cellulare giochi il ruolo fondamentale nella messa a punto dei test con la migliore sensibilità e specificità. Questo è testimoniato dall’elevato numero di sostanze chimiche con attività sensibilizzante nota saggiate su tale tipo cellulare con esiti positivi. Inoltre, questa nozione è stata pienamente recepita dalle linee guida di ECVAM che stimolano la ricerca finalizzata alla messa a punto di test in vitro validati per questo scopo.
Abbiamo recentemente dimostrato (abstract) che esiste una notevole coerenza tra la predizione di allergenicità ricavata con cellule dendritiche e quella ottenuta con cellule THP-1, almeno per sostanze a capacità sensibilizzante media o elevata.
Per saperne di più
Un ruolo chiave è svolto nella sensibilizzazione allergica dal tipo cellulare responsabile del primo incontro con la sostanza estranea. Quest’ultimo è definito, sulla base delle sua funzione, una “cellula presentante l’antigene”. I segnali biologici che tali cellule trasmettono al sistema immune determinano come esso “deciderà” di rispondere a quella sostanza (con una risposta “innocua”, oppure con una risposta “esagerata”, di tipo allergico). Per questa ragione le cellule dendritiche (cosiddette “cellule presentanti l’antigene di tipo professionale”) e altre che ne possono simulare il comportamento sono considerate indispensabili per mettere a punto test in vitro predittivi di sensibilizzazione allergica